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sabato 22 marzo 2014

Visita dalla pediatra e ... maledetti percentili!

Un paio di mesi fa ho portato il mio cucciolo (15 mesi ) dalla pediatra poiché erano diversi giorni che non stava bene e poi anche per un controllo, dal momento che non la vedevamo da 9 mesi!
Dopo aver preso tutti i dati del peso, altezza e circonferenza cranica ed averli inseriti sul suo computer, la pediatra esclama:

mercoledì 5 giugno 2013

RACCOMANDAZIONI DELL'OMS SULL'ALLATTAMENTO MATERNO

La OMS raccomanda 
La OMS raccomanda vivamente l'allattamento esclusivamente materno durante i primi sei mesi di vita. Dopo si dovrà complementare con altri alimenti fino ai due anni. Inoltre:
·  deve cominciare nella prima ora di vita;
·  deve essere "a richiesta", cioè, con la frequenza che vuole il bambino, tanto di giorno come di notte, e
·  sono da evitare i biberon e ciucci.


Benefici per la salute del lattante
Il latte materno è ideale per i neonati e lattanti, poiché apporta loro tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per uno sviluppo sano. Inoltre è innocuo e contiene anticorpi che aiutano a proteggere il lattante da malattie frequenti come la diarrea e la polmonite, che sono le due cause principali di mortalità infantile in tutto il mondo. Il latte materno è facile da ottenere ed è accessibile, ciò aiuta a garantire che il lattante abbia un adeguato sostentamento.


Benefici per la madre
L’allattamento materno inoltre beneficia anche la madre. L’allattamento esclusivamente materno costituisce un metodo naturale (anche se non totalmente sicuro) di controllo della natalità (protezione del 98% durante i primi 6 mesi dopo il parto). Inoltre, riduce il rischio di cancro al seno e delle ovaie in fasi posteriori della vita, aiuta le donne a recuperare più rapidamente il peso anteriore alla gravidanza e riduce i tassi di obesità.



Benefici a lungo termine per il bambino
Oltre agli immediati benefici per il bambino, l’allattamento materno contribuisce a mantenere una buona salute durante tutta la vita. Gli adulti che da piccoli sono stati allattati al seno, spesso hanno pressione arteriosa più bassa, meno colesterolo e minori tassi di sovrappeso, obesità e diabete di tipo 2. Esistono dati evidenti che indicano che le persone che hanno ricevuto latte materno hanno ottenuto migliori risultati nei test di intelligenza.



Perché no il latte artificiale?
Il latte artificiale non contiene gli anticorpi presenti nel latte materno, e quando non si prepara adeguatamente può portare rischi relazionati con l’ uso de acqua insalubre e di materiale non sterile o con la possibile presenza di batteri nel latte in polvere. Una diluizione eccessiva con lo scopo di risparmiare può portare a malnutrizione. Inoltre, le poppate frequenti mantengono la produzione di latte materno e, nel caso in cui si utilizzi latte artificiale però quest’ultima diventi indisponibile, tornare al latte materno potrebbe risultare difficile a causa della diminuzione della produzione del latte del seno.

L’allattamento materno e l’HIV
Le donne affette da HIV possono trasmettere l’infezione ai loro figli durante la gravidanza, il parto o l’allattamento al seno. Il trattamento antiretrovirale della madre affetta o del lattante esposto al virus dell’HIV riduce il rischio di trasmissione del virus durante la l’allattamento materno. Assieme, il trattamento antiretrovirale e l’allattamento materno possono migliorare significativamente la probabilità di sopravvivenza del lattante, senza essere infetto dal virus dell’ HIV. La OMS raccomanda che le donne lattanti affette dall’HIV ricevano antiretrovirali e seguano le guide della OMS riguardo l’allattamento materno e l’alimentazione complementare.

Regolamentazione dei sostituti del latte materno
L’Assemblea della Salute approvò nel 1981 un codice internazionale che aiuta a regolare la commercializzazione dei sostituti del latte materno, però fino ad ora il suo utilizzo nei paesi è stato scarso. Nel codice si stipula che:
·  le etichette e le altre informazioni su tutti i tipi di latte artificiale devono lasciare chiari i benefici dell’allattamento materno ed i rischi per la salute che comportano i sostituti;
·  non ci devono essere attività di promozione dei sostituti del latte materno;
·  non si offrono mostre gratuite dei sostituti alle donne gravide, alle madri, né alle famiglie, e
·  non si distribuiscono i sostituti in maniera gratuita ai professionisti della salute, né nei centri di salute.

L’appoggio alle madri è essenziale
L’allattamento materno richiede apprendimento e molte donne incontrano difficoltà all'inizio. Sono frequenti il dolore al capezzolo, e la paura che il latte non sia sufficiente a sostentare il bebè. Per promuovere, ci sono centri sanitari che prestano aiuto all'allattamento materno mettendo delle consulenti qualificate a disposizione delle madri. Per promuovere ed incrementare la cura e l’attenzione delle madri e dei neonati, ci sono attualmente più di 20.000 centri “amici dei bambini” situati in 152 paesi, grazie ad una iniziativa della OMS e dell’UNICEF.


Allattamento materno e lavoro
Molte donne che tornano a lavorare abbandonano l’allattamento materno parzialmente o completamente, per mancanza di tempo, o di istallazioni adeguate per allattare o estrarre il latte e conservarlo al lavoro. Le madri hanno bisogno di avere sul posto di lavoro, o vicino, un luogo sicuro, pulito e privato per poter continuare ad allattare i loro figli. Alcune condizioni di lavoro possono facilitare l’allattamento materno, come l’astensione dal lavoro per maternità pagata, un lavoro part-time, gli asili nido nel luogo di lavoro, le istallazioni dove poter allattare, estrarre e conservare il latte e le pause al lavoro per allattare.

Il passo seguente: l’introduzione progressiva di nuovi alimenti
Per coprire le necessità di crescita dei bebè, a partire dai sei mesi si dovrebbero introdurre nuovi alimenti senza interrompere ‘allattamento materno. Gli alimenti per i bambini piccoli possono essere preparati specialmente per loro o basandosi nell'alimentazione familiare apportando alcune modifiche.
La OMS evidenzia che:      
·  l’allattamento materno non deve ridursi quando si comincia con l’introduzione degli alimenti complementari;
·  gli alimenti complementari devono essere dati con un cucchiaio o una tazza, e non con il biberon;
·  gli alimenti devo essere puliti, innocui ed essere disponibili a livello locale;
·  è necessario molto tempo affinché i bambini apprendano a mangiare gli alimenti solidi.