mercoledì 19 giugno 2013

Un incontro in biblioteca

Questo pomeriggio mi trovavo in biblioteca con mia figlia di 4 anni a scegliere alcuni libri come di consueto. Nella sala lettura per i piccolini ho incontrato una ragazza, mia coetanea, che sedeva davanti al tavolo e accanto a lei c'era un ragazzo (con trisomia 21) che stava aiutando a fare i compiti.
Era molto tempo che non la vedevo, così cominciammo a parlare un po' del suo lavoro.
Lei si è laureata con la qualifica di educatrice, ama il suo lavoro, anche se purtroppo mal pagata dalla cooperativa, nonostante le responsabilità.
Affianca ragazzi e ragazze, così come pure bambini e bambine affetti da trisomia 21 (sindrome di Down), ritardo mentale, ed altri tipi di handicap.
Le ho chiesto se avesse notato lei, assieme ai colleghi di lavoro un certo aumento, negli ultimi anni, del numero di bambini diversamente abili.
La risposta è stata
un pieno e decisivo . Inoltre, senza che chiedessi nulla, ha aggiunto che, secondo il suo parere e di altri colleghi, ciò è dovuto a "questi vaccini che fanno ai bebè sin da piccoli". Mi è venuta la pelle d'oca...!
Si tratti pure solo di supposizioni, ma intanto, in alcuni casi, sono gli stessi genitori a notare un retrocedere cognitivo dei propri figli in seguito alle iniezioni dei vaccini!
Scegliamo se fare un parto naturale o meno, se allattarli o dar loro il latte artificiale, se portarli in braccio o lasciarli sulla carrozzina, se dormire con loro o metterli nella stanza accanto, se svezzarli a sei mesi o prima, se mandarli a nuoto o a calcio, se far imparare loro lo spagnolo o l'inglese sin da piccoli, se mangiare tutti i giorni riso in bianco o se dar loro pasta asciutta, ... ma ci chiediamo mai se è il caso di vaccinarli o no?
Pensiamo che le vaccinazioni siano obbligatorie, perchè "lo dice il pediatra",  ed in vece non sono coercitive, ovvero non posso essere costretta a vaccinare mio figli@.
Tra le "obbligatorie" esiste l'esavalente: esa, dal greco, è un numero, e vuol dire sei, cioè viene messo nel corpicino dei nostri piccoli bebè di appena 5 chiletti, chi più chi meno, la bellezza di ben 6 vaccini differenti e per giunta ripetuto per tre volte a distanza di qualche mese, nell'arco del primo anno di vita.
Mi risulta che un bebè di 3 mesi, uno di 5 e uno di 11 mesi non abbiano lo stesso peso. Allora perché le dosi di questi vaccini sono sempre le stesse? non dovrebbero essere direttamente proporzionali al peso del bebè come il resto delle medicine presenti sul mercato?
Prima di vaccinare dobbiamo essere a conoscenza di ciò che stiamo facendo iniettare nel corpicino dei nostri bebè!
 Qui troviamo una serie di informazioni utili e libri consigliati che possono chiarirci un poco le idee, in modo che ci possiamo accingere a fare una scelta importante in maniera consapevole e soprattutto informati.

...perché l'informazione è antagonista dell'ignoranza.


2 commenti:

  1. Sottoscrivo tutto. Un altro bambino è morto. Il giorno precedente aveva fatto l'esavalente. Un'altra coincidenza?!? Non se ne può più. Ho postato tutto su fb. Infinita tristezza. Non possiamo far altro che parlarne il più possibile. Grazie per aver scritto questo post. Un abbraccio di cuore.

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  2. Ogni volta che sento queste notizie mi vengono i brividi, ma poi spariscono immediatamente ed un'immensa rabbia mia pervade. Perché si danno vaccini come fossero caramelle? Poveri bebè e bimbi!

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