domenica 26 ottobre 2014

"BESAME MUCHO" il libro che ha cominciato a cambiarmi la vita.

Come vi raccontavo qui Lidia mi prestò questo libro dal titolo piuttosto banale, mi ricordava quella canzone degli anni '40, ma già mi faceva capire qualcosa.
Cominciai immediatamente a leggerlo la sera stessa, sin dalle prime righe me ne appassionai.

venerdì 24 ottobre 2014

Differenze tra porta bebè ergonomico e non ergonomico

Le differenze tra un porta bebè ergonomico e uno convenzionale, sono così tante che quasi potremmo dire che non hanno nulla a che vedere.
La differenza più evidente è senza dubbio la posizione che il bebè acquisisce dentro il supporto.
In un porta bebè convenzionale,  il bebè è posizionato penzoloni, 
cioè appeso, la sua schiena è dritta, il peso ricade sui genitali, in modo tale che le gambe si stirano ed entrano in tensione, come se stesse a cavallo.

martedì 21 ottobre 2014

Amuleto allattamento

Ho realizzato questo ciondolo in fimo e lo considero un amuleto dell'allattamento materno.
Semplice, ma significativo.
Che sia di porta fortuna a tutte le mamme che vogliano allattare.
E  a tutte le persone che lo vedono indosso ad una mamma che allatta si ricordino che allattare non è solamente nutrimento chimico, ma anche nutrimento emozionale, allattare è unione, allattare è fusione, allattare è Amore!

sabato 18 ottobre 2014

A casa come va?

Arrivare a casa la sera è diventata una sfida
E’ diventata una routine il fatto di arrabbiarci ogni volta con i nostri figli? 
Ci invadono le stesse arrabbiature e non troviamo una via di uscita? 
Come poter organizzare una dinamica più tranquilla? 
Quando ci imponiamo delle sfide irraggiungibili e non riusciamo a colmare le nostre aspettative personali senza rendercene conto, sviamo queste speranze verso gli altri, convertendo in esigenze smisurate ciò che probabilmente noi stessi non siamo capaci di riconoscere.

Tutti speriamo che i nostri figli rispondano ai nostri desideri: che siano responsabili, che studino, che siano buoni, che rispondano con gentilezza, che aiutino in casa, che siano solidali, insomma che siano perfetti. Però queste aspettative sono tanto improbabili, quanto ridicole, non perché i bambini e gli adolescenti non possano essere possessori di queste qualità, ma perché essi non condividono l’importanza che noi diamo ad ognuna di queste supponibili virtù. Inoltre perché in molti casi neanche noi raggiungiamo questi livelli di eccellenza, puntualità e rettitudine.

Sviare le aspettative personali, generalmente in maniera non cosciente, significa che aspettiamo che gli altri facciano, comprendano, rispondano e agiscano secondo le nostre necessità. Se la nostra vita è caotica, è possibile che ossessioniamo con l’ordine in casa, pretendendo che i nostri figli ci soddisfino e sopratutto che sentano lo stesso che noi: la necessità di avere tutto sotto controllo.
Questo è l’inizio del conflitto: essi “non sentono” l’urgenza di avere i loro getti personali in ordine, invece noi “sentiamo” che se regna il caos in casa